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Perchè non mi ascolta???

Bambini e comunicazione positiva


Quante volte ti ritrovi a dire sempre le stesse cose??

Magari urlando da una stanza all'altra 'vieni a mettere via i tuoi giochi!!' oppure 'ti sei lavato i denti?'.

Puoi ripeterlo anche 100 volte di seguito eppure sembra che il messaggio non arrivi, che improvvisamente quel bambino così attento e ricettivo non ti senta più!

Perché fa così?

Cosa puoi fare perché ricominci ad ascoltarti?


Iniziamo dal fare un passo indietro.


Che cosa spinge il tuo bambino a comportarsi così?


Ad ogni comportamento corrisponde un'emozione, un sentire che probabilmente il tuo bambino non riesce ad esprimere. Cercare o chiedere la spiegazione di un atteggiamento è il primo strumento che puoi utilizzare per entrare in empatia con tuo figlio.

Come si sente secondo te quando tu gli chiedi qualcosa, ripetutamente, che lui probabilmente non ha voglia di fare?

La risposta potrebbe non piacerti: non ti ascolta perché quello che gli stai dicendo non ha importanza per lui in quel momento. O addirittura lo infastidisce. E i bambini sono bravissimi ad evitare i conflitti, quando possono. Saggi no?!

Eppure per te quello che gli stai dicendo è importante. Hai proprio bisogno che ti ascolti e che faccia ciò che gli stai chiedendo.

Esiste un modo per rendere il messaggio interessante e per fare in modo che arrivi a destinazione?


Cosa puoi fare tu per aiutare il processo?


Sembra evidente che le frasi ripetute all'infinito o gridate dall'altra stanza non siano efficaci.

Puoi trovare una modalità che sia più alla portata del tuo bambino e che magari sia anche meno stressante e più piacevole per entrambi.


Ad esempio: siediti vicino al tuo bambino, accanto a lui, al suo stesso livello. Chiedigli di guardarti, spiegagli che hai bisogno che ti ascolti perché gli devi dire una cosa che per te è molto importante. Entra in relazione con lui, verifica cosa sta facendo e perché non vuole interromperla. Se ti aiutassi a finire questo puzzle poi tu aiuteresti me a fare la tavola per la cena? Ci sono molte macchinine sul pavimento, le parcheggiamo tutte in ordine così poi potremo andare a lavarci i denti?


Trova un canale di comunicazione efficace: per poter veicolare il messaggio devi prima avere la sua attenzione.


Come può aiutarti L.O.V.E.?


L.O.V.E. è lo strumento che come Referente Babybrains propongo ai genitori per scoprire le strategie migliori da utilizzare col proprio bambino.

Ogni bambino è diverso dall'altro, ogni famiglia ha abitudini e risorse differenti: come potrebbe esistere una soluzione unica che vada bene per tutti??


Lo strumento L.O.V.E. è davvero semplice:

  1. osserva il tuo bambino e individua quali sono i suoi bisogni

  2. trova una strategia da adottare che vada incontro a quei bisogni ma che rispetti anche i tuoi

  3. resta in osservazione per valutare i risultati, e sii pronta a ridefinire, modificare o anche a ripartire da capo nel caso non porti ai risultati sperati

Vediamo nel nostro caso specifico come potrebbe essere applicato (ricorda che questo è solo un esempio ipotetico, solo tu che conosci meglio di chiunque altro il tuo bambino potrai trovare la strategia migliore per voi).


Hai bisogno di creare un ponte comunicativo con il tuo bambino per poter veicolare un messaggio importante. Quale è il suo bisogno in quel momento?

Potrebbe essere finire il puzzle, completare la lettura del libro, scoprire come girano le ruote della sua macchinina, rimanere in silenzio a riordinare i pensieri (si a volte fanno anche quello!).

Tu conosci molto bene il tuo bambino: cosa attira maggiormente la sua attenzione in questo periodo?

In base all'età ma soprattutto alla specifica personalità del tuo bambino troverai le risposte più disparate: i dinosauri, le stelle, le operazioni matematiche, gli animali, un libro che state leggendo... parti da li.


Potresti proporre di apparecchiare la tavola assieme come farebbero due T_Rex. Oppure farlo mentre cantiamo la canzone dei 10 dinosaurini. O ancora, mentre riordiniamo ci raccontiamo di nuovo di quel bel documentario che abbiamo visto ieri... Ma tu li sai lavare i denti mentre dici la tabellina del 3?!

Richiede forse uno sforzo mentale in più, la ricerca di quella cosa che attiverà l'attenzione che ci serve, ma alla fine renderà quel momento speciale e unico per entrambi. Provare per credere.


Sarà sempre facile? Funziona?

Il lavoro del genitore è duro, lo sappiamo, non serve che io lo ribadisca.

Se possiamo renderlo più divertente e stimolante forse ci guadagniamo anche noi ;-)


Prova e fammi sapere come va.


E se poi perdi la pazienza e riparte l'urlo da una stanza all'altra... bhe, succede pure a me!!

Poi ci si chiede scusa, ci si abbraccia e si riparte daccapo <3




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